destionegiorno
IO
Dammi le tue ali amico mio
che lieve al cielo possa io salire,
e nuovi sguardi aver di questo mondo,
lontani da ogni singolo dolore
e non subir dell’ira la prigione
che con catene lega il mio vedere.
E non sentire più questi tormenti,
i... leggi...
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Le sue poesie
La prima poesia pubblicata: Carità (06/04/2010)
L'ultima poesia pubblicata: Il dono (25/12/2023)
Giampaolo Ventoruzzo vi propone:
Icaro (09/10/2020)
La poesia più letta: I miei tormenti (06/07/2010, 3138 letture)
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Giampaolo Ventoruzzo ha 1 poesia nell'Albo d'oro. |
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Giampaolo Ventoruzzo
Ormai la mia vita
non corre veloce
e il tempo che passa
non lascia ferita
in questa mia fossa
scavata nel fango
del mondo che avevo
non restan che ossa
di sogni o passioni
i morti non sanno
difese non sono
le nostre ragioni
e noi con i vivi
parlar non sappiamo
perché di parole
ormai siamo privi
nel campo fiorito
c'è solo una pietra
e sopra un pensiero
dal tempo sbiadito
soltanto una frase
che vuol ricordare
che un giorno eravamo
e questa rimane
in questo riposo
ch'è fatto di niente
vi chiedo soltanto
che abbiate decoro
non fate rumore
che il nostro dormire
sia solo interrotto
dal ritmo del cuore
lasciate che il tempo
si fermi un istante
e come a quel lume
vi parli col vento
tenete lontani
da questi sepolcri
le cose dei vivi
perché noi siam morti
e lungo il sentiero
che giunge al portone
sappiate spogliarvi
di ogni rancore
quel prato fiorito
non fate mancare
a chi dalla terra
è stato rapito
sentiam da lontano
il vostro venire
e questo silenzio
è quel che vi offriamo
quei passi un po' lenti
per noi che dormiamo
ci stanno dicendo
che ancora esistiamo |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«A Verona si vuol costruire un'autostrada a pochi passi dalla città, nell'ultimo polmone verde rimasto. Una speculazione che non tiene conto dei danni che arrecherà alle persone e all'ambiente. Scempio che non rispetta nemmeno i defunti, visto che passerà a pochi passi da due cimiteri. Scempio di una modernità stupida che ha come unico valore il denaro. Stiamo allestendo uno spettacolo per richiamare l'attenzione e suscitare indignazione, chiedendo rispetto per la gente e l'ambiente. Attraverso un ricordo di chi in questi luoghi di silenzio riposa. Il presente lavoro è la ballata di intermezzo.» |
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